Da una memoria del dotto e compianto D. Nunzio Francesco Faraglia si legge:

     "La Confraternita di S. Maria di Loreto e' molto antica, ma i documenti e l'archivio di essa andarono perduti per effetto del terremoto del 1706". Qualche notizia e' stata conservata nelle note manoscritte del Can. Don Giuseppe Pansa, dotto uomo, raccoglitore di memorie, al quale dopo l'istoriografico sulmonese D. Igniazio di Pietro, nel 1814 fu confidato l'ufficio di archiviaio della Cattedrale. Scrive dunque il Can. Pansa: "Si dice che nel breve pontificato di Celestino V, accadde la miracolosa traslazione della Santa Casa della Dalmazia nel Piceno, dello Stato della Chiesa. Per si celebri avvenimenti accaduti in tal secolo si vuole che ebbe principio l'antica Confraternita di S. Maria di Loreto, la quale con lustro e pietà esiste nella predetta città' di Sulmona. Nella porta dell'Oratorio, eretto nella parrocchiale Chiesa di S. Maria della Tomba, dove al presente anche esiste detta Congregazione, si legge: Domus haec Societatis Virginis de Laureto condita fuit anno Domini MDLX .

     Detta Congregazione fu eretta con l'autorità del Vescovo e per tale si ebbe nella Bolla di Gregorio pp.XV in data 27 agosto 1621 dove si dice:" Canonice ercta". La Confraternita di S. Maria di Loreto era aggregata "Venerabili Archiconfraternitati Pistorum Romae sub codem titulo". Essendo andate perdute le tavole di fondazione per il terremoto del 1706, la Fratellanza ispirata dallo spirito di pietà cristiana, che conservano i fratelli superstiti, in seguito al terremoto, riformava il regolamento in dodici capi, che veniva approvato dalla S. Sede con Bolla di Clemente pp XII in data 6 agosto 1737

, e approvazione riceveva ancora dalla regale camera S. Chiara di Napoli, il giorno 8 ottobre 1748. Ed essendo andato disperso, con le rovine dello stesso terremoto, anche il diploma di aggregazione all' Arciconfraternita Lauretana di Roma, il Vescovo di Sulmona, Mons. Matteo Hodierna, nella S Visita dell'anno 1735 fa obbligo agli amministratori di riottenere subito un duplicato del diploma. Difatti si legge negli atti di quella S.Visita che i Confratelli dichiararono al Vescovo di essere la Confraternita aggregata "Ven. Arciconfraternitati Pistorum Romae sub eodem titulo S. Mariae Lauretanae et diploma aggrgationis diperditum fuisse occasione terraemotus de anno 1706, ob quam rem mandavimus quod intra sex menses dicti confrates procurent duplicatum dicti diplomatis".

     Il Pio Sodalizio, ossequiante al proprio Vescovo, richiese di ottenere il decreto di aggregazione in data 16 agosto 1737. La Bolla autentica con il sigillo e con le forme canoniche si conserva gelosamente dalla stessa Amministrazione del Sodalizio . Con il decreto di aggregazione la Confraternita di S. Maria di Loreto ottiene in perpetuo tutte le indulgenze che gode la stessa Arciconfraternita di Roma, detta Pistorum o Lauretana, di cui in calce si riporta l'elenco. Dopo il Concordato tra il Governo Italiano e la S. Sede, con decreto reale del 21 maggio 1934, la Confraternita di S. Maria di Loreto passa alle dipendenze dell'Autorita' Ecclesiastica, per quanto riguarda il funzionamento e l'amministrazione, ai termini dell'art.29 lettera c del Concordato stesso. Questo nuovo regolamento, approvato a norma del Codice di Diritto Canonico dall' Ecc.mo Ordinario Diocesano Mons. Giuseppe di Falco in data 28-4-1988, ha la scopo di adeguare il Pio Sodalizio alle realtà ecclesiali e pastorali e alla esigenze materiali e spirituali della Fratellanza, conservando intatte le antiche regole, usi e tradizioni del passato che formano la parte specifica e le caratteristiche proprie della Confraternita di S. Maria di Loreto.

     A gloria di Dio, ad onore della Beata Vergine Maria, a edificazione e salvezza di tutti i Confratelli.

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